Rassegna teatrale 2016/2017
11 Nov 2016
L’Associazione Culturale Masaccio di San Giovanni Valdarno presenta la rassegna teatrale 2016/2017.
Tre gli spettacoli proposti presso il Teatro Masaccio (Via Borsi – San Giovanni Valdarno):
Venerdì 18 Novembre 2016 – Ore 21,15
LA ROMANINA di Anna Meacci e Luca Scarlini con ANNA MEACCI
Venerdì 13 Gennaio 2017 – Ore 21,15
IN MEMORIA DI ME A cura di TeatroinMovimento
Venerdì 10 Febbraio 2017 – Ore 21,15
COME IL NERO NEGLI SCACCHI con PAOLO FOSSO
La novità di questa stagione è rappresentata dai tre spettacoli proposti presso il Circolo Teatro ACLI (Via Roma, 1 – San Giovanni Valdarno) proposti sotto l’insegna MasaccioLab:
Venerdì 10 Marzo 2017 – Ore 21,15
AMORE CHE VIENE AMORE CHE VA
Scritto e diretto da Henrj Bartolini
Venerdì 14 aprile 2017 – Ore 21,15
SCUOLA DI VEDOVE e altro di Jean Cocteau – Regia Silvano Alpini
Venerdì 28 aprile 2017 – Ore 21,15
SETTE MINUTI Di Stefano Massini – diretto da Gabriele Giaffreda
Info prevendite: 349 3934326 – 340 5280435 – 392 9989909.
Venerdì 18 Novembre 2016 – Ore 21,15
LA ROMANINA
Primo appuntamento della rassegna teatrale 2016/2017 organizzata dall’Associazione Culturale Masaccio. Scritto da Anna Meacci e Luca Scarlini, interpretato dalla stessa Anna Meacci con la regia di Giovanni Guerrieri, “La Romanina” racconta la storia di Romina Cecconi, della sua lotta per il diritto all’identità sessuale: tra le prime in Italia a cambiare sesso, Romina è stata testimone negli anni ’60 del secolo scorso di un segno importante di un costume che cambiava e di cui fu clamorosamente protagonista. Nel 1975 riassunse nel libro “Io la Romanina” le ragioni della sua scelta e le peripezie di un percorso che, per quanto accidentato, viene narrato sempre con piglio deciso e con un humour tagliente che non indietreggia di fronte alle prevaricazioni di una legge che la volle prima nel carcere maschile e poi in quello femminile. L’attrice Anna Meacci, che ha al suo attivo numerosi interventi sulle storture della normalità e sulle apparenti follie del vivere sociale, ripercorre questa vicenda, tra ironia e pietas, raccontando allo stesso tempo un pezzo di storia del Belpaese e delle sue numerose contraddizioni. Ispirato all’autobiografia della protagonista, ne è nato uno spettacolo tenero e pieno di speranze libertarie.
Biglietti: intero € 15 – ridotto € 12 (soci Coop, soci Associazione Culturale Masaccio, over 65) Info prevendite: 349 3934326 – 340 5280435 – 392 9989909.
SI SEGNALA, INOLTRE, LO SPETTACOLO “BENT”, AL TEATRO MASACCIO, LUNEDì 21 NOVEMBRE, ALLE ORE 21.00
BENT di Martin Sherman
Regia: Lorenzo Tarocchi
Aiuto regia: Cristiana Ionda
Con: Alessandro Novolissi, Gabriele Giaffreda, Alessio Nieddu, Henrj Bartolini, Francesco Tasselli, Davide Arena
voce fuori campo: Marcello Sbigoli
Scene e Luci: Eva Sgrò, Loris Giancola
Con il sostegno di Amnesty International Sezione Italiana
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=U92oKyGiwoA
Si parla ancora troppo poco dello sterminio subito da migliaia di persone solo in ragione del proprio orientamento sessuale: BENT porta “alla ribalta” questa pagina di storia così importante, eppure così trascurata, ponendoci inquietanti interrogativi sulla realtà di oggi. La pièce fu rappresentata per la prima volta al London’s Royal Court Theatre nel 1979. Fino a quel momento c’era scarsissima conoscenza della persecuzione nazista contro gli omosessuali, basata sul paragrafo 175 del codice penale tedesco, che criminalizzava l’omosessualità maschile (paragrafo 175 peraltro rimasto in vigore fino al 1969). Il testo avuto un ruolo chiave nel portare alla luce l’Omocausto. La forza di questo spettacolo sta nel fatto che pone l’accento sulla capacità di prendere coscienza della propria dignità e sul valore dell’amore in una situazione di completa disumanizzazione e lo fa a tratti con tagliente ironia. La messa in scena di BENT ad opera della Compagnia Cervelli in Tempesta è uno strumento adatto a fare da sfondo a un percorso educativo che colleghi la memoria con l’attualità. Basti pensare agli omosessuali lapidati o gettati dagli edifici dai militanti dell’ISIS, alla Russia di Putin, ma anche ai tanti episodi di nostrana omofobia. È un testo necessario per fare luce sua una pagina di storia quasi rimossa e per sensibilizzare l’opinione pubblica e i giovani in particolare sulla gravità della discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Lo spettacolo ha debuttato in provincia di Firenze, nella pieve di S. Alessandro a Giogoli, nel gennaio 2014, è stato presentato, tra gli altri luoghi, a Genova, Firenze, Livorno, Torino, Marzabotto per la settimana della Memoria nel 2015 e nel 2016 e a Aosta e Quarrata, in occasione della giornata mondiale contro l’omofobia (17 maggio 2015 e 2016).
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