RENACCI

Dirigendosi verso Castelfranco di Sopra, si apre sulla sinistra una strada sterrata che ci conduce alla tenuta di Renacci. Come testimoniato da E. Repetti in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, il nome “Renacci” sembra derivare dalle caratteristiche del terreno argilloso friabile.

Porta il nome di Renaccio una vasta fattoria con 56 poderi e villa signorile situata alla destra dell’Arno lungo la strada provinciale Valdarnese, nell’altipiano di umili colline sabbiose, donde ebbe il vocabolo di Renaccio o Renazzo.

La chiesa di S. Silverstro a Renacci, risalente al XVII secolo, pur avendo subito molti cambiamenti strutturali nel corso dei secoli, è caratterizzata da uno stile architettonico barocco con pareti rivestite di intonaco dipinto e ornate da finte finestre.

Oltre alla chiesa, la tenuta di Renacci comprende una villa settecentesca e una fattoria, entrambe appartenute prima ai Marchesi Rinuccini, patroni della chiesa di S. Silvestro, e poi a partire dal 1834 ai Principi Corsini attraverso il matrimonio di Eleonora Rincuccini con Neri Corsini.

Durante la Prima Guerra Mondiale, la tenuta ha offerto rifugio a prigionieri di guerra e profughi, testimoniando la resilienza della comunità di fronte alle avversità.

 

Foto di Guglielmo Giambartolomeo

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