4 Novembre, festa dell’Unità nazionale e giornata delle forze amate. Le celebrazioni a San Giovanni Valdarno
30 Ott 2024
La manifestazione inizierà alle 8,30 con la celebrazione della Santa messa nella chiesa di San Lorenzo in piazza Masaccio per concludersi alle 9,45 con la deposizione di una corona al monumento ai caduti presso Lungarno Don Minzoni
Il 4 novembre 1918 entrò in vigore l’armistizio tra l’Italia e l’impero austroungarico. Il giorno precedente, nei pressi di Padova, nella villa del conte Vettor Giusti del Giardino, alle ore 15,30, il generale austriaco Viktor Weber Von Webenau, alla presenza del generale Pietro Badoglio in rappresentanza dell’Italia, firmava la resa delle armi austroungariche. In questo modo si completava il processo di unificazione nazionale, iniziato in epoca risorgimentale, e si portava a termine la Prima Guerra Mondiale.
L’Italia aveva impiegato più di 4 milioni di soldati di cui 250.000 giovani appena diciottenni. Il bilancio fu di 600.000 morti, 1.500.000 di feriti e circa 400.000 civili che avevano dovuto lasciare le loro case sulla linea del fronte. Il 4 novembre diventò così il giorno della commemorazione e della riconoscenza.
Anche San Giovanni Valdarno, lunedì 4 novembre, celebra la festa dell’Unità nazionale e della giornata delle forze armate.
La manifestazione inizierà alle 8,30 con la celebrazione della Santa messa nella chiesa di San Lorenzo in piazza Masaccio. Alle ore 9,15 la delegazione si sposterà al cimitero comunale per deporre una corona d’alloro al sacrario dei caduti. Seguirà, alle ore 9,45, la deposizione di una corona al monumento ai caduti nel Lungarno Don Minzoni, nel giardino Pineta.
“Ognuno di noi, nella vita quotidiana – dichiara il sindaco Valentina Vadi – può fare molto per concorrere e mantenere la pace: abbiamo noi tutti il dovere morale di difendere e tutelare le istituzioni democratiche, di raccontare e di non disperdere la memoria di quanto di feroce è accaduto nel nostro paese e in Europa, di rendere le giovani generazioni coscienti e consapevoli dell’orrore prodotto dalla guerra, dall’odio razziale e religioso, dalla prepotenza e dalla violenza, mantenendo un’attenzione vigile rispetto a quel periodo oscuro del nostro passato, e rispetto a quanto sta accadendo ancora nel presente. Anche in una comunità piccola come la nostra, è compito importante – e qui mi rivolgo, in modo particolare, a chi ricopre incarichi pubblici ed amministrativi – creare e determinare le condizioni per una convivenza pacifica e collaborativa, di aiuto reciproco e di supporto verso i più deboli, di attenzione alle sofferenze individuali, di costruzione di un tessuto urbano coeso e sereno nel quale vivere, un luogo accogliente e rispettoso della molteplicità delle idee e della diversità che si dispiegano nella dialettica del confronto civile e democratico”.
Parteciperanno alla cerimonia di lunedì il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, il presidente del consiglio comunale Lorenzo Martellini, la compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno, la Guardia di Finanza di San Giovanni Valdarno, l’Anpi associazione nazionale partigiani d’Italia, l’associazione nazionale Bersaglieri sezione San Giovanni Valdarno, l’associazione nazionale Carabinieri sezione San Giovanni Valdarno, l’associazione nazionale Finanzieri sezione San Giovanni Valdarno e l’associazione nazionale Mutilati e invalidi di guerra sezione San Giovanni Valdarno.
Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.
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